“La stella di Andra e Tati”

“La stella di Andra e Tati”

Il primo cartoon che racconta la Shoah vista con gli occhi di due bambine di 4 e 6 anni trionfa al Banff World Media Festival

Martedì, 02 luglio 2019

E’ il primo cartoon che racconta la Shoah vista con gli occhi di due bambine di 4 e 6 anni: trionfa Il film italiano “La stella di Andra e Tati” al prestigioso Banff World Media Festival, in Canada, dove la pellicola ha vinto il Rockie Award quale miglior produzione in animazione per ragazzi . La pellicola è stata realizzata della società di produzione di Palermo Larcadarte, per la regia di Rosalba Vitellaro, che ha curato anche la sceneggiatura insieme ad Alessandra Viola e Valentina Mazzola. Prodotto in collaborazione con Rai Ragazzi e col Miur, il film si è imposto come prodotto di eccellenza di tv e contenuti digitali, all’interno di un festival che ogni anno vede partecipare oltre 45 paesi del mondo, con una giuria internazionale di 150 professionisti dell’intrattenimento e dei media.

“La stella di Andra e Tati” racconta la storia vera delle sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, ebree italiane di Fiume. Avevano solo 6 e 4 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz insieme alla madre, alla nonna, alla zia e al cuginetto. Scambiate per gemelle dal dottor Mengele, Andra e Tati riuscirono a sopravvivere alle prime selezioni nel campo di concentramento e furono portate nel Kinderblock, la baracca dei bambini che venivano destinati agli esperimenti di eugenetica. “Appena arrivate al campo – ricorda oggi Tati – ci fecero indossare vestiti grandi e sporchi. Poi ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare”. A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483.

Furono l’incoscienza dell’età, il grande amore reciproco e il fare affidamento sulla loro unione le risorsa che permisero alle bambine di proteggersi dagli orrori del campo di sterminio. Grazie anche alla compassione di una guardiana del lager le bambine riuscirono così a sopravvivere e vennero liberate insieme il 27 gennaio 1945. Dopo una permanenza prima a Praga e poi in Inghilterra, riuscirono anche a riunirsi con i loro genitori. Il film racconta, così, la loro storia intersecando il racconto con quello di una visita di liceali ad Aushwitz. Un efficace gioco di piani temporali dove passato e presente si intrecciano per ricordare di non cedere mai all’odio, alla violenza, alla paura. Per non dimenticare.

“La stella di Andra e Tati” è riuscita a imporsi come unico film italiano in gara anche su concorrenti blasonati della tv per ragazzi e colossi dell’intrattenimento come Netflix e Bbc. I Rockie Awards celebrano l'eccellenza della televisione e dei contenuti digitali. Con la partecipazione di oltre 45 paesi ogni anno, e una giuria internazionale di settore di 150 professionisti dell'intrattenimento e dei media, i Rockies sono una delle più grandi competizioni di programmi tv e digitali del mondo, con ben 26 categorie dei premi.

Primo film di animazione europeo sull’Olocausto, “La stella di Andra e Tati” vanta tra i suoi doppiatori un cast d'eccezione che comprende Loretta Goggi e Leo Gullotta e come consulente scientifico lo storico italiano Marcello Pezzetti, direttore della Fondazione Museo della Shoah di Roma e tra i massimi studiosi della Shoah e delle leggi razziali fasciste. “Siamo orgogliose di avere rappresentato l’Italia all’estero – dicono Rosalba Vitellaro e Alessandra Viola – ci sembra ancora un sogno, ma è stato un successo che ci aspettavamo perché è il primo prodotto al mondo che parla di Shoah ai bambini e dal loro punto di vista.

La detenzione ad Auschwitz ha rappresentato uno spartiacque nella vita delle due sorelle che, una volta adulte, hanno affrontato il trauma dell’Olocausto diventando testimoni per le nuove generazioni. “Abbiamo avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz solo nel 2005. E poi ci siamo venute sempre, anche più volte all’anno – ha detto Andra, che promette: “Finché le forze ce lo permetteranno, continueremo a tornare”. “E’ bello che questa prima produzione animata europea venga dall’Italia e che finalmente si parli della sorte dei bambini nei lager – aggiunge Tati – Si sarebbe dovuto fare molto prima.  Ogni volta che rientro nel campo è come se tornassi indietro nel tempo. Un’esperienza molto difficile. All’uscita per fortuna torno la donna di oggi”.

Il film – oltre ad essere trasmesso su Rai Gulp – sarà utilizzato come materiale didattico nelle scuole, anche in ricordo degli 80 anni dell’emanazione delle leggi razziali fasciste, nel settembre 1938.

Ultimo aggiornamento:

martedì, 09 luglio 2019

Categorie: Le Storie
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