Lingue di minoranza

La legge 482 del 15 dicembre 1999, pur riconoscendo nell’Italiano la lingua ufficiale, tutela la lingua e la cultura delle minoranze (in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei).

La legge conferisce un ruolo preminente alla scuola e affida ad essa il compito di valorizzare il ricco mosaico di lingue, offrire opportunità formative sempre più ampie, garantendo il diritto degli appartenenti a tali minoranze ad apprendere la propria lingua materna.

In particolare gli articoli 4 e 5 della legge 482 prevedono due livelli di intervento:

  • il livello centrale, con la promozione e la realizzazione di progetti nazionali o locali di valorizzazione delle lingue di minoranza;

  • il livello delle singole istituzioni scolastiche situate in ambiti territoriali e sub-comunali delimitati in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche.

La legge contiene norme specifiche per l'insegnamento delle lingue minoritarie nelle scuole delle dodici comunità linguistiche riconosciute: comunità albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. A tale quadro di riferimento si ispirano le azioni del Miur.

Ruolo delle scuole

Le scuole curano l’apprendimento della lingua della minoranza e, nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e didattica, stabiliscono come debbano svolgersi le attività di insegnamento della lingua e delle tradizioni locali, anche sulla base delle richieste dei genitori degli alunni. Questi, al momento dell’iscrizione, comunicano se intendono avvalersi, per i propri figli, dell’insegnamento della lingua della minoranza.

Nelle scuole dell’infanzia è previsto, accanto all'uso della lingua italiana, anche l'uso della lingua della minoranza per svolgere le attività educative.

Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, la lingua della minoranza può essere utilizzata come strumento di insegnamento.

Le istituzioni scolastiche del primo ciclo possono, inoltre, prevedere ampliamenti dell’offerta formativa rivolta agli adulti, oltre che attività di formazione e aggiornamento per i docenti.

Piani di intervento

Il Miur gestisce il piano dei finanziamenti per la tutela e valorizzazione delle lingue di minoranza.

Annualmente sono pubblicati i Piani di intervento e di finanziamento per realizzare progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti a una minoranza linguistica. I Piani invitano i dirigenti scolastici delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo situate in “ambiti territoriali e sub-comunali delimitati in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche” a presentare percorsi progettuali in rete per un biennio (ai sensi dell’articolo 5 della legge 482 del 1999).

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