Valutazione

VALUTAZIONE

La valutazione scolastica riguarda l’apprendimento e il comportamento degli studenti.
Valutazione nel primo ciclo di istruzione
La valutazione degli apprendimenti degli alunni della scuola primaria prevede un giudizio descrittivo per ciascuna materia. Il giudizio descrittivo è riportato nella pagella e si riferisce a quattro differenti livelli di apprendimento:

Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

La valutazione degli alunni con disabilità certificata è correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento tiene conto del Piano didattico personalizzato (PDP).
Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione è in decimi. Gli alunni sono ammessi alla classe successiva anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Resta ferma la non ammissione alla classe successiva in casi eccezionali, decisa all'unanimità dai docenti contitolari.
La valutazione del comportamento fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, in base a quanto stabilito nello ‘statuto delle studentesse e degli studenti’, dal ‘Patto educativo di corresponsabilità’, firmato dagli studenti e dalle famiglie al momento dell’iscrizione, e dai regolamenti di ciascuna scuola.
Per essere ammessi alla classe successiva gli alunni devono aver frequentato almeno i tre quarti del monte orario annuale personalizzato. Sono previste delle deroghe a questo limite se deliberate dal collegio dei docenti.
Per essere ammessi all’esame di Stato gli studenti devono anche partecipare alle prove Invalsi. Durante lo scrutinio finale i docenti del consiglio di classe attribuiscono allo studente un voto di ammissione che si riferisce ai tre anni precedenti. Può anche essere inferiore a 6/10. .

La valutazione nella scuola secondaria di secondo grado
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La valutazione degli studenti della scuola secondaria di secondo grado si basa sui loro apprendimenti e sul loro comportamento. Anche in questo caso, la valutazione del comportamento fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, in base a quanto stabilito nello ‘statuto delle studentesse e degli studenti’, dal ‘Patto educativo di corresponsabilità’, firmato dagli studenti e dalle famiglie al momento dell’iscrizione, e dai regolamenti di ciascuna scuola.​​​​​​​
Gli insegnanti sono responsabili delle valutazioni periodiche e finali, così come della verifica delle competenze acquisite al termine dell’istruzione obbligatoria e durante il corso di studi. Per la valutazione degli studenti temporaneamente ospedalizzati e per coloro che frequentano l’istruzione familiare, si applicano disposizioni specifiche.​​​​​​​
Per l’ammissione all’esame di stato sono necessarie la frequenza di almeno tre quarti del monte orario annuale e la partecipazione alle prove Invalsi. Lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento non è requisito di accesso alle prove.​​​​​​​
La valutazione finale è espressa in centesimi.

Normativa:

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